“Se Gheddafi e le sue forze continueranno ad attaccare sistematicamente la popolazione, la comunita’ internazionale non potra’ stare a guardare”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, a proposito di un possibile intervento armato in Libia, dove, a suo giudizio, e’ probabile che si stiano commettendo “crimini contro l’umanita’”.

Intanto, lentamente, ma inesorabilmente, l’esercito libico continua ad avanzare verso est lungo la strategica strada costiera lungo il Mar Mediterraneo, nella controffensiva contro i ribelli. Riconquistata Bin Jawad, le forze lealiste avanzano su Ras Lanuf (l’enclave petrolifero nelle mani dei ribelli da venerdi’) e l’aviazione di Gheddafi ha bombardato a piu’ riprese la zona circostante. La conquista di Ras Lanuf aveva rappresentato una grande vittoria per gli insorti, venerdi’, il trampolino di lancio verso la citta’ natale di Gheddafi, Sirte, e nell’avanzata verso Tripoli; ma i ribelli hanno fatto l’errore di lasciare Bin Jawad indifesa e domenica gli uomini di Gheddafi, dopo ore di combattimenti, sono riusciti a riconquistare la zona.(agi)