Il Parlamento ha approvato, nella sua ultima seduta, un importante credito di partecipazione finanziaria alla seconda tappa del progetto di sistemazione della stazione di Lugano. In particolar modo verranno ristrutturati il settore centrale, il collegamento pedonale della città, il piazzale e gli accessi al binario 1.
Considerati gli interventi previsti e ,soprattutto, la portata complessiva di quanto verrà realizzato, vorremmo analizzare il futuro assetto della nuova stazione evidenziandone la duplice valenza.
Il contesto del luganese e il PTL:
Innanzitutto é importante ricordare che la stazione di Lugano si inserisce nel progetto di PTL come vera e propria piattaforma di interscambio attraverso la quale confluiscono i passeggeri delle FFS della ferrovia Lugano Ponte Tresa, della Funicolare, delle ARL, dell’Autopostale e delle TPL con frequenze di utenza giornaliera superiore alle 23’000 unità. Obbiettivo principale dell’intervento è quello di migliorare la qualità dell’interscambio tra ferrovia e gli altri mezzi di trasporto, di eliminare le barriere architettoniche, di garantire una maggior grado di sicurezza.
ALPTRANSIT, la mobilità del futuro:
Parallelamente agli investimenti previsti, verranno realizzati altri importanti interventi legati alla stazione secondo il concetto di “Stazione & Altro”, sviluppato dalle FFS. Secondo un programma messo in atto nelle principali stazioni svizzere, anche a Lugano si vuole trasformare la stazione in un centro aggregativo dove gli utenti fruiranno delle infrastrutture ferroviarie non solo per cambiare mezzo di trasporto ma anche per sostare, intrattenersi, disporre di servizi, effettuare acquisti.
Nel 2019, con il completamento della galleria Alptransit del Monte Ceneri, gli scenari della mobilità su rotaia cambieranno radicalmente, sia nei rapporti tra poli regionali, sia in quelli tra Ticino e resto della Svizzera. Le nostre Città saranno collegate con tempi di percorrenza dimezzati. Ad esempio la tratta Lugano-Bellinzona sarà coperta in soli 12 minuti, la Locarno Lugano in 22 minuti, la Zurigo-Milano in 2 ore e 40 minuti
Secondo questa nuova dinamica del trasporto su rotaia, la stazione, in futuro, sarà il primo punto di contatto con il Ticino per molti viaggiatori (pensiamo in particolar modo ai turisti). Questi spazi fungeranno perciò anche da biglietto di visita per tutto un Cantone, e non solo per le città di Lugano e Bellinzona.
Eliminare le barriere architettoniche, modernizzare il contatto diretto con la Città, garantire la necessaria sicurezza e riqualificare l’intera area della stazione , sono interventi previsti per creare dei nuovi “cuori pulsanti” nei contesti urbani. Per la vita degli agglomerati questi interventi sono da sostenere e da promuovere.
Lorenzo Orsi
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Concordo con Lorenzo, che come architetto, sicuramente riesce ad informarci su problemi, che sono lì sotto gli occhi di tutti, ma che spesso dimentichiamo perché condizionati dall'uso delle macchine.
Caso vuole che ieri nel tardo pomeriggio ho usufruito del treno Lugano-Bellinzona e toccato con mano ... e qui mi permetto di aggiungere, Lorenzo, non solo per i turisti, anche per gli adolescenti che in determinati orari, sono i fruitori della stazione per spostamenti obbligati (casa-scuola/casa-lavoro e viceversa).
L'operazione oltre che necessaria, potrebbe risultare anche molto importante per tutta una serie di punteggi piuttosto carenti del nostro PTL nei confronti della Confederazione, che, se migliorati ci darebbero diritto a maggiori sussidi.
Bravo Lorenzo :)