Il Bayern scende in campo a San Siro, dimostrando di non temere l’Inter e giocando la partita a viso aperto, il tempo ha assottigliato le differenze e, forse, anche capovolto le gerarchie. Il Bayern visto a San Siro non è stato lo stesso che perse a Madrid una finale quasi segnata prima di giocarla. L’Inter parte a tutta sospinto dal grande entusiasmo del pubblico, l’undici di Leonardo mette subito sotto pressione la squadra di Van Gaal rendendosi pericolosa sia sui calci piazzati che per vie centrali. Al 22’ destro di Cambiasso su servizio di Eto’o ma il portiere Kraft, che sarà uno dei grandi protagonisti della serata, respinge la sfera. Il Bayern risponde con Gomez che colpisce una traversa pochi istanti dopo.

Il secondo tempo si apre con un clamoroso palo colpito da Arjen Robben in una delle sue solite iniziative in velocità mantenendo palla al piede. Stavolta il tiro di destro dell’olandese (e non col mancino) s’è stampato sul primo palo a guardia della porta di Julio Cesar. Al 25’ Eto’o tiene in ansia i due centrali di difesa del Bayern: su un suo tiro respinto da Kraft Cambiasso arriva alla ribattuta vincente ma la sua conclusione termina incredibilmente alta sulla traversa. Il forcing dell’Inter diventa asfissiante negli ultimi minuti. All’80’ diagonale fendente di Kharja (entrato al posto dell’infortunato Ranocchia) sul quale si distende Kraft. Il portiere bavarese poi si ripete su un colpo di testa di Lucio da posizione ravvicinata, la palla viene respinta poi dalla difesa in calcio d’angolo. Nel finale però ecco la beffa che sa di rivincita della finale persa a Madrid: contropiede di Robben che sfodera un gran tiro da fuori area, Julio Cesar non perfetto nel respingere ed il più lesto Gomez ne approfitta per battere in rete e regalare una vittoria importantissima alla propria squadra in vista della gara di ritorno. (Ns)