Com’era prevedibile, in Libia la rabbia è scoppiata devastante dopo il discorso televisivo di Seif al Islam, uno degli otto figli del colonnello Gheddafi. Un discorso giudicato arrogante, maldestro e soprattutto pericoloso, nel quale Seif al Islam aveva messo in guardia i rivoltosi: “Fermatevi – aveva detto – o verrete schiacciati senza pietà.”
Nella capitale Tripoli, dove il numero dei morti si avvicina al centinaio, i manifestanti hanno assaltato il Parlamento e lo hanno incendiato. In fiamme anche la sede della televisione. La British Petroleum sta evacuando il proprio personale e lo stesso stanno pensando di fare le altre società straniere.
La CNN non riesce a collegarsi, mentre al Jazeera diffonde notizie sommarie. Internet è ancora tagliato ma dal paese in fiamme giungono testimonianze e immagini riprese con i telefoni cellulari. La Libia sta scoppiando e sarà peggio di quanto accaduto in Tunisia e in Egitto.
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