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Stati Uniti. L’islamofobia avanza alla Camera dei rappresentanti

Il prossimo mese di marzo Peter T. King, parlamentare repubblicano e presidente della Commissione della Sicurezza nazionale della Camera dei rappresentanti, prevede di tenere una serie di audizioni sull’estremismo dilagante fra i musulmani americani.

Contrariamente a quanto sostengono i suoi detrattori, King non è spinto da un odio verso i musulmani, né intende propagandare una forma di intransigenza. Negli Stati Uniti il problema della tendenza all’estremismo dei musulmani americani è reale e costituisce, come ritiene King, un problema serio, una minaccia crescente per la sicurezza del paese. Giusto dunque parlarne ai più alti livelli, di fronte al Congresso. La questione va dibattuta ed esaminata senza timore di essere tacciati di razzismo o di intransigenza.

Il problema per King è quello di non essere ancora riuscito a portare le prove che questa minaccia abbia raggiunto un livello tale da rendere necessario un rigoroso esame della questione.
Il parlamentare ha affermato che membri della polizia della contea di Los Angeles e dell’FBI gli hanno confidato che i leader della comunità islamica e gli imam nelle moschee offrono ben poca collaborazione per tenere sotto controllo la comunità islamica. King avrebbe anche sentito parlare di imam che invece di limitarsi a dirigere la preghiera ordinano ai fedeli di non collaborare con le forze dell’ordine quando queste chiedono loro di segnalare possibili terroristi all’interno della comunità.
Pur portando queste serie argomentazioni King si limita alle parole, non ha prove concrete e lascia che tutto rimanga al livello di “si dice che …”. Inoltre, lo sceriffo della contea di Los Angeles, Lee Baca, lo avrebbe contraddetto dichiarando che i musulmani collaborano in maniera esponenziale nella lotta contro il terrorismo.

E’ un fatto innegabile che negli Stati Uniti diversi americani di fede islamica siano diventati estremisti e abbiano commesso atti terroristici. Ci si ricorda di Nidal Malik Hasan, il comandante dell’esercito nato negli Stati Uniti da genitori palestinesi e che nel novembre 2009 aveva fatto una strage fra i suoi commilitoni nella base militare di Fort Hood nel Texas.
Il pensiero di King è chiaro : negli Stati Uniti vi sono musulmani che non provano nessun senso di lealtà verso il paese in cui vivono e questo li rende pericolosi. Il timore è che di fronte ai suoi propositi la Commissione della sicurezza nazionale adotti una definizione allargata di “estremismo”. Negli Stati Uniti molte idee considerate estremiste o radicali sono protette dal primo emendamento della Costituzione americana, il quale sancisce la libertà di espressione.

(Fonte : Los Angeles Times)

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Redazione

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