Fa discutere la decisione del Consiglio di Stato di erogare solamente 24 milioni di franchi per il progetto di aggregazione Lugano – Val Colla. Contributo giudicato assolutamente insufficiente dal Municipio di Lugano che ritiene occorrano almeno una quarantina di milioni di franchi. Ieri lo stesso Municipio ha deciso di sospendere l’iter per l’aggregazione.

Ne abbiamo parlato con Cherubina Ravasi sindaco di Cimadera.
“Sono stufa delle parole, andavano bene all’epoca dei filosofi, oggi, di filosofi che fanno politica ce ne sono fin troppi, ma ora ci vogliono I fatti e per prendere una decisione si dice o sì o no, non forse.”
… è mia figlia a dire queste parole, DA PIÙ DI DIECI ANNI sente parlare di aggregazione con Lugano, in casa, in paese, nelle scuole elementari e medie che ha frequentato. Ieri sera ho cercato di coinvolgerla ancora una volta nel discorso politico attuale, ma lei mi ha riportato alla realtà: è stufa, lo siamo tutti: siamo stufi! E vogliamo riappropriarci della nostra dignità di cittadini Ticinesi.
Cercherò di rispondere alle tre domande – ci dice il Sindaco di Cimadera – anche se le mie risposte sono e resteranno solo parole.
TicinoLive. La richiesta di Lugano di una quarantina di milioni è legittima?
Cherubina Ravasi. Il documento stilato dai funzionari dei Servizi della città parla chiaro, io non sono in grado di contestare assolutamente nulla. La città adotta un disegno già collaudato nelle precedenti aggregazioni.
TL. Come verrà recepita in valle la decisione?
C.R Malissimo! Non ci si abitua mai ad essere trattati male!
TL. Il Cantone utilizza lo stesso metro per tutte le aggregazioni o per il locarnese ha largheggiato?
C.R Il Cantone, adesso, come in passato, non ha mai trattato tutte le aggregazioni con lo stesso metro. Il Sopracceneri è sempre stato favorito. In questo preciso caso, Locarno, largamente favorito (il Comune riceve ogni anno un cospicuo importo di aiuti dalla compensazione)
Ma così ha deciso il Consiglio di Stato!
C.R. Ora mi permetto fare una considerazione personale.
Gli anni che ho passato (e con me gli altri Sindaci, Municipali ed i cittadini della valle) a cercare di spingere, dal basso, un’aggregazione che aveva il preciso compito di prospettare e proporre un futuro migliore alla Val Colla ed ai suoi abitanti, han visto un’alternanza di situazioni, dove, sempre – anche in quest’occasione – si arrivava ad un passo dalla concretizzazione del progetto, per poi precipitare ai piedi della scala.
Per colpa di chi? Di nessuno, s’intende!
Per il Cantone, prima erano le macchie di leopardo, poi la non contiguità – non valida solo per noi -, ora siamo arrivati alla strategia di rafforzamento della politica degli agglomerati urbani. E qui mi si permetta di sorridere, Lugano è il primo della classe e lo si castiga!
Ma anche Lugano si defila, … ora sono le finanze! Il concetto territoriale sembra sparito dai discorsi, e intanto noi restiamo ancora una volta con le mosche in mano, ma questa volta credo di poter dire a nome di tutti gli abitanti della mia valle, che non dimenticheremo.
Siamo sì montanari, ma riflettiamo anche noi.