Il Giappone ha sospeso la caccia alle balene nell’Antartico a causa delle pressioni esercitate dall’associazione di difesa dell’ambiente Sea Shepherd. Lo riferisce l’Agenzia della pesca giapponese.
“Il peschereccio Nisshin Maru, che da giorni è inseguito da Sea Shepherd, ha sospeso l’attività dal 10 febbraio per ragioni di sicurezza – ha spiegato un responsabile dell’agenzia – Stiamo studiando la situazione, compresa la possibilità di fermare prematuramente la missione di caccia.”

La caccia alle balene per scopi commerciali è stata vietata nel 1986. Il Giappone ha aggirato il divieto dichiarando che i suoi pescherecci cacciano balene per la ricerca scientifica.
Per la loro ricerca scientifica lo scorso anno avevano ucciso 506 balene. Dall’inizio di quest’anno sarebbero 30 i cetacei catturati.

A inizio febbraio Sea Shepherd era arrivata a New York con una campagna pubblicitaria trasmessa sul grande schermo digitale del “CBS Spectacular” di Times Square. L’azione portata avanti da questa associazione per proteggere le balene è conosciuta anche grazie alla serie televisiva di Animal Planet “Whale Wars”, che quest’anno manderà in onda la quarta stagione e che mostra le attività di Sea Shepherd contro i cacciatori di balene nel mare Artico.