Il Presidente del Consiglio di Stato Luigi Pedrazzini e il Cancelliere Giampiero Gianella, accompagnati dal Direttore del Centro di Cooperazione di Polizia e Doganale di Chiasso, capitano Christophe Cerinotti, e dall’Ufficiale responsabile dei Reparti mobili speciali della Polizia cantonale, tenente Edy Gaffuri, hanno partecipato questa mattina alla Conferenza interprovinciale per il Patto del Lago Maggiore e del Lago di Lugano, tenutasi a Varese, presso la Sala del Consiglio provinciale di Villa Recalcati.

Svoltasi alla presenza del Ministro dell’Interno del Governo italiano, on. Roberto Maroni, dei rappresentanti delle Regioni Piemonte e Lombardia e delle Province e Comuni toccati dai due Patti per la sicurezza, l’odierna conferenza ha voluto tracciare un primo parziale bilancio a poco più di sei mesi dalla loro sottoscrizione (avvenuta lo scorso 1°luglio 2010).

I Patti per la sicurezza, promossi dal Ministero italiano degli Interni, hanno quale principale scopo quello di coordinare l’azione delle forze di sicurezza presenti in un determinato territorio. Tenuto conto che il territorio dei Laghi Maggiore e di Lugano interessa anche il nostro Cantone, il Consiglio di Stato, aveva a suo tempo accolto la proposta italiana e sottoscritto quindi i due Patti, che impegnano il Cantone Ticino –
nel rispetto della Legislazione cantonale e di quella della Confederazione – a promuovere adeguate forme di collaborazione, anche tramite la realizzazione di progetti e iniziative specifiche che toccano in particolare la gestione della sicurezza dei bacini lacuali (dove per altro già oggi esistono adeguate modalità di cooperazione e di aiuto reciproco fra le forze di sicurezza).

Se da parte delle diverse Autorità italiane intervenute questa mattina a Varese l’accento è stato messo sui risultati positivi rilevati, con particolare riferimento all’aumento delle attività di prevenzione e di controllo nell’area territoriale coinvolta, il Presidente del Governo ticinese ha da parte sua evidenziato come lo scambio di informazioni e una fattiva e stretta collaborazione tra le forze di sicurezza dei due Paesi, in modo particolare in ambiti territorialmente contigui, deve essere salutata positivamente e perseguita anche in futuro quale utile strumento a tutela della sicurezza del cittadino.