Il turismo ticinese sta vivendo – lo sappiamo – un momento difficile.
I dati ufficiali che si riferiscono ai pernottamenti alberghieri cantonali non sono positivi e praticamente non passa settimana che non si legga qualche articolo su chi dovrebbe essere il colpevole di questa situazione.
Penso esista una sola via percorribile per evitare di avvitarci in discorsi tanto generici quanto ripetitivi e per orientarci verso il rilancio del turismo ticinese: conoscere. Per questo preferisco lasciare che sia il neo costituito Osservatorio del turismo a fornirci dati oggettivi e analisi puntuali.
Osservatorio che come sapete concretizza un primo fondamentale obiettivo della strategia turistica cantonale: l’aumento della conoscenza del settore turistico, indispensabile per tutti gli attori per la definizione delle strategie, l’individuazione degli ambiti d’intervento prioritari e l’orientamento degli aiuti pubblici.
A questo proposito credo di poter affermare che la conferenza del 27 gennaio scorso per la presentazione dell’Osservatorio sia stato un momento interessante, grazie anche alla partecipazione di numerosi operatori turistici. Discutendo con i partecipanti ho potuto percepire chiaramente come le aspettative siano – giustamente – piuttosto elevate. D’altra parte ho anche potuto apprezzare la fiducia che gli operatori ripongono in questo strumento.
Questo è però solo un punto di partenza. Il secondo tassello fondamentale della strategia turistica è l’orientamento del settore verso una maggiore qualità, grazie a progetti innovativi e ad una migliore collaborazione dei diversi attori.
Rientra in questo punto il credito quadro di 32 milioni votato dal Parlamento all’inizio del 2010 a favore degli investimenti e della promozione del turismo ticinese.
Grazie a questo strumento nel 2010 sono stati erogati contributi per poco più di 7 milioni di franchi per investimenti ed attività riconosciuti d’interesse turistico ai sensi
della Legge sul turismo.
Anche per il 2010 si conferma inoltre la tendenza degli anni precedenti, in cui oltre la metà degli aiuti sono stati erogati per la categoria alberghi, mentre il contributo cantonale annuale a favore delle attività promozionali dell’ETT ha inciso nella misura di un terzo (fr. 2.3 milioni) sul totale dei versamenti effettuati.
Parallelamente alla L-Tur il cantone ha anche la possibilità di sussidiare il recupero di rustici da locare quali alloggi turistici tramite il Decreto rustici.
Nel corso del 2010, in base al nuovo Decreto entrato in vigore nel giugno del 2008, sono stati stanziati sussidi pari a ca. CHF 290’000 a beneficio di 4 rustici. Attualmente sono al vaglio dei servizi 25 progetti di cui verosimilmente, se le condizioni saranno date, una decina di questi potranno essere decisi nel corso del 2011.
Come potete immaginare l’annosa questione dei rustici – a causa del mancato ottenimento delle necessarie licenze edilizie – ha inciso negativamente sulla reale possibilità di concessione di aiuti ai sensi di questo decreto. Spero che la situazione si possa sbloccare a breve, in quanto questa forma di alloggio è molto apprezzata e rappresenta una particolarità per il turismo del nostro Cantone.
I servizi del DFE, in stretta collaborazione con Ticino Turismo, seguono anche alcuni “grandi progetti”. In merito a questi mi permetto di osservare come l’intervento pubblico sia fondamentale soprattutto nella fase iniziale di approfondimento del progetto e di pianificazione del territorio.
Per questi progetti risulta inoltre importante la costituzione di gruppi di lavoro ad hoc che raggruppano tutti i servizi dello Stato interessati, in modo da coordinare e
agevolare le iniziative.
Una speciale modifica della L-Tur in vigore dal 2010 ha permesso di sostenere proprio l’elaborazione di modelli imprenditoriali per questi grandi progetti.
Un precursore per questo nuovo approccio è stato l’Acquaparco di Rivera, che aprirà presumibilmente l’anno prossimo.
Questo progetto ha confermato che, una volta dimostrate la sostenibilità economica e la redditività nonché conclusa la fase pianificatoria con l’ottenimento della licenza edilizia, se l’iniziativa è valida, la ricerca di investitori privati è facilitata e un ulteriore intervento finanziario pubblico non più necessario.
Un altro esempio potrebbe essere quello delle terme di Acquarossa.
Ma anche altri grandi progetti turistici – con lo stimolo di incentivi cantonali – sono stati
concretizzati recentemente.
Mi riferisco, ad esempio, al Lido di Locarno, al nuovo albergo Accor sempre a Locarno, alla ristrutturazione di importanti gruppi alberghieri di alto livello (p.es. gruppo Principe Leopoldo), senza dimenticare parecchi interventi minori ma altrettanto importanti per il nostro turismo.
Ci sono poi diversi progetti, tra cui alcuni sostenuti finanziariamente dal Cantone, in fase di realizzazione che daranno certamente un contributo al rilancio del turismo.
Ricordo, senza voler essere esaustiva, il nuovo complesso alberghiero della Accor a Paradiso con più di 250 camere, la completa ristrutturazione del Kurhaus a Cademario, il nuovo albergo di lusso presso l’ex Sanatorio di Agra, il Grand Hotel Muralto oppure il nuovo centro congressuale alla stazione di Locarno Muralto e, come già accennato, l’Acquaparco di Rivera.
Per quel che concerne il turismo invernale citerei invece il progetto di Campra, il cui modello imprenditoriale è in fase di approfondimento.
Sarà inoltre fondamentale che questi progetti vengano valorizzati e promossi all’interno di una strategia condivisa e attuata con la collaborazione di tutte le parti.
L’ETT sarà chiamato a intensificare la promozione di queste nuove offerte in modo che ne possano approfittare tutti gli operatori turistici. Esse vanno infatti a colmare un’offerta ancora limitata nei periodi di brutto tempo e nei periodi di bassa stagione.
Come vedete gli investimenti nel settore turistico ticinese restano elevati anche in un periodo difficile, cosa che ritengo sia garanzia del fatto che anche in futuro potremo ambire ad avere un ruolo di primo piano nel settore turistico, così come già oggi – secondo una statistica pubblicata da BAKBASEL – le due destinazioni di AsconaLocarno e di Lugano sono fra le più attrattive dell’intero Arco alpino.
Oltre al credito quadro della Legge sul turismo, orientato sugli investimenti materiali dell’offerta turistica, anche altre basi legali contribuiscono al raggiungimento dell’obiettivo di aumentare la qualità dell’offerta turistica.
In primo luogo cito la nuova politica regionale e il Decreto legislativo concernente misure di politica regionale complementari.
Tra i progetti di politica regionale a sostegno del turismo cito in particolare la carta turistica cantonale, il già menzionato Osservatorio del turismo, il progetto Enjoy Switzerland, la terza fase di TicinoInfo, le nuove basi statistiche o le analisi di benchmarking prodotte dal BAK.
Altre iniziative coordinate a livello di piattaforma tematiche di politica regionale avranno un importante influsso sul settore turistico. Mi riferisco in particolare alla volontà, in ambito della filiera agroalimentare, di approfondire la questione relativa al marchio, facendone non solo un elemento di controllo di qualità ma anche un tassello per la vendita e la commercializzazione di prodotti e, quindi, del nostro territorio.
La vendita è anche il tema centrale della filiera di politica regionale degli itinerari turistico-culturali. L’obiettivo di questa filiera è quello di valorizzare i beni paesaggistici e culturali del nostro Cantone e d’ingenerare un indotto economico in particolare per le zone periferiche. Entro giugno è prevista al vendita dei primi pacchetti turistici, soprattutto lungo la ViaGottardo, che attraversa tutta la Svizzera.
Il coordinamento di tutte queste attività è attualmente affidato al tavolo operativo del turismo, composto dall’ETT, dal DFE e dagli ETL, grazie al quale regolare i problemi legati all’applicazione della Legge sul turismo e, in particolare, assicurare la collaborazione richiesta in numerosi ambiti (politica turistica, prodotti e promozione, tassazione, procedura di sussidio, ecc.) e facilitare la ricerca di soluzioni comuni al settore del turismo.
A titolo d’esempio, per il prossimo quadriennio si sta approfondendo l’opportunità di inserire nel Programma di attuazione la valorizzazione dei siti UNESCO svizzeri quale tassello per promozione turistica internazionale. I nostri gioielli – Castelli di Bellinzona e il Monte San Giorgio – devono infatti fare finalmente un salto di qualità per quanto concerne la coscienza della valenza in chiave turistica.
Un accenno infine al terzo obiettivo della strategia turistica cantonale: la revisione della L-Tur.
La preoccupazione di fondo è che l’attuale organizzazione del settore turistico ticinese non sia sufficientemente orientata al massimo “sfruttamento” del potenziale di sviluppo cantonale, poiché focalizzata e organizzata in modo settoriale rispetto al raggiungimento degli obiettivi di politica turistica. Questa riflessione si giustifica inoltre nell’ottica del coordinamento delle politiche settoriali, volto a rendere maggiormente efficienti gli aiuti statali a progetti che possono avere una ricaduta nell’ambito dello sviluppo regionale.
In questo contesto, anche le attuali istituzioni turistiche sono quindi chiamate a riflettere, senza preconcetti e in maniera inter-disciplinare, su come potrebbero migliorare il loro contributo allo sviluppo socioeconomico del Cantone.
Questo auspicio nasce inoltre dalla constatazione che in Ticino la cultura della promozione turistica attraverso il concetto di “destinazione” turistica è ancora da sviluppare.
La frammentazione dell’offerta fa sì che ci sia una dispersione delle energie promozionali e difficoltà nel raggiungimento di una sufficiente visibilità delle “destinazioni” regionali.
Sono per questo contenta di annunciare che non è più un progetto del futuro, ma che è un obiettivo sul quale si è cominciato a lavorare concretamente con la costituzione di un gruppo tecnico incaricato di elaborare delle proposte. Questo gruppo approfondirà le seguenti tematiche: marketing ETT; struttura e organizzazione degli enti turistici locali, informazione, accoglienza, coordinamento offerta turistica, prodotti sovra regionali; servizi condivisi: osservatorio, incasso, vendita; finanziamento delle
strutture.
È evidente che i lavori dovranno tenere in considerazione quanto sta avvenendo sul territorio in materiadi sviluppo economico, in particolare, nell’ambito della nuova politica regionale, con la nascita dei quattro Enti regionali per lo sviluppo, con i quali bisognerà trovare il giusto modo di collaborare. Un esempio da seguire è la fusione fra Malcantone e Lugano Turismo. I lavori stanno procedendo bene e si prospetta un avvio del nuovo Ente a partire dal 2012.
Anche se la tempistica per la revisione della L-Tur è piuttosto stretta, sarà in ogni caso garantita un’ampia consultazione, che permetterà di trovare il necessario sostegno di tutte le cerchie interessate, ma anche il consenso dell’intero Paese. Perché il turismo, con la ricchezza che genera e di cui direttamente e indirettamente beneficia tutto il Cantone, deve creare consenso e unità d’intenti anche al di fuori degli operatori del settore, soprattutto di fronte alle nubi oscure che si stagliano all’orizzonte.
Mi riferisco alla ventilata chiusura per 900 giorni della galleria autostradale del San Gottardo, le cui conseguenze sarebbero disastrose per il nostro Cantone, in termini economici, ma anche di coesione nazionale.
Il recente rapporto del Consiglio federale ha ampiamente sottovalutato questi aspetti, incluse le ricadute negative sul turismo. È uno scenario che non possiamo permetterci e che il Consiglio di Stato ha già contrastato con fermezza. La battaglia sarà ancora lunga e richiederà da un lato una forte alleanza intercantonale e dall’altro lato una solida e credibile coesione politica del Ticino, e di tutte le forze attive sul territorio, per trovare una soluzione realistica e praticabile. Altrimenti gli sforzi che stiamo facendo per cercare di rilanciare il nostro turismo serviranno a poco.
Fatico a capire quante energie si sprechino in dispute e contrasti interni quando di fronte abbiamo da risolvere problemi assai più sostanziali e determinanti per il futuro del nostro turismo, che richiedono spirito costruttivo. L’altra sfida legata ai collegamenti attraverso il San Gottardo riguarda l’apertura della galleria ferroviaria di base, che potrà certo essere uno straordinario fattore per accrescere l’attrattiva anche turistica del Ticino, ma che presenta pure dei rischi che dovremo riuscire a minimizzare, sia evitando che il nuovo collegamento ferroviario veloce si trasformi in semplice corridoio di transito dei turisti, sia valorizzando la vecchia linea del San Gottardo a beneficio dello sviluppo economico regionale duraturo. Il Programma San Gottardo 2020, in collaborazione con Uri, Grigioni e Vallese, si muove in questa direzione.
Parallelamente, per analizzare gli scenari di sviluppo del Ticino legati all’apertura di AlpTransit, il Consiglio di Stato ha istituito uno speciale gruppo di lavoro al quale mi auguro che anche il settore turistico nel suo insieme – dalle istituzioni pubbliche agli operatori privati – dia un contributo propositivo.
Laura Sadis
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Credo che le dispute e i contrasti interni siano un alibi perchè a capo vi sono persone non formate, non competenti. Il Cantone ci ha messo del suo aumentando la tassa turistica di soggiorno. Inoltre su questo sito ho letto sulla paralisi nella quale si trova l'aeroporto di Lugano-Agno. Allunghiamo questa benedetta pista e diamo a Nella Martinetti la "laurea honoris causa" in ambito turistico per il Ticino. Mi sembra un buon punto di partenza di sicura risonanza oltre Gottardo.
Caro Zorro, non condivido il tuo commento e per una volta (fatto + unico che raro) mi sento di condividere la relazione della Consigliera di Stato, salvo qualche distinguo sul quale mi pronuncerò nei prossimi giorni (dopo qualche verifica).
Le prime 12 righe sono da incorniciare e sembrano quasi scritte da MM, in particolare quando dice che per giudicare bisogna "conoscere". :wink:
Ciao bike, in campagna elettorale si aumentano i finanziamenti (vedi Gran Consiglio) e si cammina sulle uova. Questi bagni d'umiltà non mi fanno cambiare d'idea anche perchè è mia convinzione è che tutto sia stato confezionato per sdoganare il neo-costituito "Osservatorio del turismo". Il Turismo in Ticino deve essere gestito da persone formate e competenti. Non da ex-assicuratori o da Marco Solari. Basta! Largo ai giovani, meglio se non raccomandati. Ci manca solo il "Trota" e poi le ho viste tutte. :-P :lol:
Sull'osservatorio del turismo delegato all'USI concordo, anche se dev'essere per forza un organismo esterno a "misurare" il successo o meno del settore turistico. Non è corretto autocertificarsi. D'altra parte, e l'ho detto per 12 anni filati, misurare il turismo sulla base di pernottamenti taroccati da chi sappiamo (qualcuno lo dica p.f.al giovane albergatore di Ascona) e di forfait dopati non è più accettabile.
300 alberghi e 700 strutture di alloggio operano in Ticino e solo 80 sono regolarmente iscritte come soci dell'ETT.
1800 esercizi pubblici in Ticino e solo 86 pagano la tassa, 1750 esercenti con patente e solo 6 pagano la tassa, 41 campeggi e solo 4 pagano la tassa. ecc. ecc. Non è più accettabile, da parte di un settore che ha sempre beneficiato di aiuti statali importanti.
I primi nemici del turismo sono proprio i "partner" che pretendono molto e che però danno poco, salvo sempre lamentarsi. :-P :)
Mi aiuti a capire cosa intendi con:
I primi nemici del turismo sono proprio i “partner” che pretendono molto e che però danno poco, salvo sempre lamentarsi.
Per "partner" intendi noi albergatori?
Christian Witzig
Albergatore, Ascona
Nel corso della presentazione del programma marketing 2011 all'assemblea di oggi, nessuna indicazione sulle previsioni di pernottamenti generate dalle varie azioni marketing intraprese da Ticino Turismo.
Ho sentito tante "belle" proposte, "belle idee", ma nessuna previsione di pernottamenti in conseguenza a queste "ammirevoli" proposte.
Ho sempre considerato e considero Ticino Turismo un partner commerciale e come tale vorrei ed esigo si presenti. Un marketing manager che si presenta presso il mio albergo, mi propone un prodotto marketing, a un certo prezzo e a certe condizioni e dopo valutazione decido se accettare o meno di collaborare. Si valuta quanto e' il ritorno sull'investimento. A quanto pare, un concetto non importante per l'ente pubblico.
Con Ticino Turismo, purtroppo, manca questa concezione di business. Oggi, ad esempio, si e' sentito di tutto, ma quanto queste azioni marketing possano portare al turismo ticinese o agli albergatori (che ricordo sono obbligati di versare diversi biglietti da mille ogni anno attraverso la tassa di promozione a favore dell'ETT), purtroppo NON SI E" SENTITO NIENTE.
Non voglio essere maleducato, e neppure sfacciato, ma a mio parere, tanto fumo negli occhi.
Caro Christian, nell'ambito della legge L-tur 98 , come ti è stato ben detto anche in AG, il compito di Ticino Turismo è quello di promuovere il turismo cantonale non di vendere. Per questo ci sono gli albergatori (facciamo anche i direttori di albergo), le aziende, i datori di alloggio, i ristoratori, i campeggiatori, ecc. ecc.
Il programma di attività, presentato da un competente direttore aggiunto Patrick Lardi per il 2011 è stato molto esaustivo e approvato dall'assemblea a larghissima maggioranza (meno due contrari, i soliti noti). :wink:
Certo, una maggioranza di dottori, architetti, avvocati e politici... persone che non pagano le tasse di promozione e che non sanno cosa significa guadagnarsi un franco nel nostro settore. Lavorare nel settore alberghiero non e' evidente.
Quanti di loro hanno letto il messaggio governativo 6371 del 22 giugno 2010 e approvato dal parlamento il 20.10.2010 per l'aumento del finanziamento dell'ente ticinese per il turismo e degli enti turistici locali? Nel testo a pagine 16 ci sono cifre ed e' indicato "A disposizione per nuovi progetti CHF 1'164'000.- a favore di ETT Ticino Turismo. Si legge anche "per il potenziamento del marketing al servizio dei nostri operatori". Oggi invece l'assemblea ha approvato ciecamente un preventivo nel quale a disposizione del marketing, come proposto e presentato, c'erano soltanto circa CHF 400'000.- (causa minor entrate dovute alla TP casino' e TP Esercizi pubblici")
Io mi aspettavo un preventivo 2011 nel quale (come richiesto dal governo e approvato dal parlamento) ci fossero CHF 1'164'000.- a favore del potenziamento del marketing e NON solo CHF 400'000.- La direzione, a mio avviso, avrebbe dovuto rivedere di alleggerirsi dei compiti e delle azioni marketing che non portano risultati e utilizzare le nuove entrate solo per NUOVI PROGETTI (come gia' detto basta andare a pagina 16 del messaggio governativo). La maggioranza dell'assemblea ha approvato il preventivo.... Quanti di loro, mi domando, si sono letti il preventivo 2011?
Facile approvare il preventivo 2011 di Ticino Turismo del quale non si versa neppure un soldo (a parte la quota sociale). Facile approvare un preventivo del quale la propria attivita' non e' toccata.
Inoltre, a mio avviso, gli albergatori e tutti i datori d'alloggio che partecipano al finanziamento di Ticino Turismo attraverso la tassa di promozione dovrebbero essere automaticamente riconosciuti quali SOCI. Per una questione di principio, non condivido il fatto che un albergatore oltre a pagare diverse migliaia di Franchi a favore dell'ETT, debba ancora versare CHF 100.- o CHF 400.- per avere l'invito a partecipare all'assemblea e per avere un cartellino di colore rosa per esprimere il suo sostegno o disapprovazione attraverso il VOTO.
Distintamente,
Christian Witzig
http://www.ticino-hospitality.ch
Il tuo ragionamento ed il tuo insistere su questioni che l'assemblea dell'ETT, composta prevalentemente da albergatori, datori di alloggio, ristoratori e/o comunque attori del turismo che pagano le tasse turistiche, non ti segue non è onesto. In assemblea hai detto la tua e cortesemente l'assemblea ti ha messo in forte minoranza. Quindi, rivedi i tuoi modi di proporti e ......cala giò dö dida vanesio. :cry:
Alla prossima. Buona notte.
>>>bike
"300 alberghi e 700 strutture di alloggio operano in Ticino e solo 80 sono regolarmente iscritte come soci dell’ETT. 1800 esercizi pubblici in Ticino e solo 86 pagano la tassa, 1750 esercenti con patente e solo 6 pagano la tassa, 41 campeggi e solo 4 pagano la tassa ecc. ecc."
Non ti è venuto in mente che, visto che un buon 90% non è d'accordo con ETT, sia ETT a sbagliare qualcosa?
Il ragionamento fa senso.
Forse, e ripeto forse, questo buon 90% crede come me e come esposto in assemblea, che NON faccia senso versare un ulteriore somma di CHF 100.- o CHF 400.- per la quota sociale, dopo aver gia' PAGATO attraverso la tassa di promozione a favore di Ticino Turismo diversi biglietti da mille.
Ci sono albergatori che pagano CHF 15'000.-, CHF 20'000.-, CHF 35'000.- di tasse di promozione turistica all'anno. Fate il calcolo su 10 anni il montante che viene a mancare per investire nelle prorie infrastrutture. Sono cifre non indifferenti. Anzi.
La nuova legge sul turismo dovrebbe esonerare gli albergatori da questa tassa e Ticino Turismo dovrebbe essere un po' piu' imprenditoriale nell'elaborare un sistema di finanziamento che non penalizzi gli alberghi.
Christian Witzig, Ascona
In pratica si dice a questi validi contribuenti che per ricevere l'invito all'assemblea ordinaria di Ticino Turismo e per avere un cartellino di VOTO di colore rosa, devono pagare altri CHF 100.-
E' stata una bella scena quella che ho assistito all'entrata della sala, nella quale si e' svolta l'assemblea.
"Lei e' socio? Benvenuto ed ecco il cartellino di voto". La gentile signorina dell'ETT pone la stessa domanda a un albergatore che era dietro di me. "Uhm... non trovo il suo nome... Lei e' socio?" intervengo io dicendo "Guardi, e' un albergatore come me e probabilmente avrete ricevuto una donazione di circa CHF 20'000.- dal suo albergo (attraverso la TPT)... mi scuso, Signorina, non volevo essere cosi' diretto e so che la responsabilita' non e' sua, ma francamente sono condivido il fatto che con tutti i soldi che NOI vi versiamo dobbiamo pagare ancora CHF 100.- per ricevere un invito, il BENVENUTO e 1 cartellino di VOTO"
Beh, la verita'... ho fatto una battura piu' breve, ma il concetto e' stato quello.
Buona serata, e speriamo che le cose continuano a migliorare.
Per gli investimenti nelle strutture alberghiere il settore beneficia di un credito quadro di ca. 30 milioni e non sono pochi.
Quale altro settore economico del cantone è così tanto sussidiato?
Mi sembra poi che anche la sua struttura alberghiera (quella che dirige, quale direttore) sia stata nei suoi progetti di ammodernamento, ....agevolata.
1) sono briciole
2) il formaggio
3) è corretto?
A buon intenditore...
Conclusione affrettata la tua. Il settore pretende privilegi a costo zero. Se il 90% non è d'accordo con la promozione che fa l'ETT ed ha a cuore le sorti del turismo, paga la tassa, partecipa alle assemblee e manda a casa chi ritiene non faccia un buon lavoro per il settore.
Il ritorno in termini di pernottamento non è così automatico e quantificabile a corto termine e troppe componenti economiche variabili ne pregiudicano il risultato numerico.
Certamente l'ETT fa anche degli errori di valutazione su qualche mercato, ma sono convinto che in ogni caso fa un buon lavoro che andrebbe più apprezzato se solo si conoscessero meglio i meccanismi. Non è il caso del C.W.
Egregio Signor Bike,
Lei è un membro dell'ETT?
Christian Witzig
Albergatore, Ascona
No, sono solo un socio dell'ETT, che si documenta e partecipa alle AG.
Conosco la legge L-Tur 98 e pur non condividendola per intero (anzi manco mezza) mi ci attengo. :wink:
Anche, caro Christian, unitamente a certi enti turistici locali, ma il discorso sarebbe lungo e non è il momento ne il luogo per fare ulteriore polemica sul turismo. Potrebbe giurare che i suoi colleghi denunciano per intero tutti i pernottamenti?
Accolga il suggerimento di Lardi e collabori per migliorare l'offerta e la promozione.
Brutta cosa insinuare che tutti i colleghi di Witzig non denuncino i pernottamenti effettivi.
Sicuramente ci sarà chi non lo farà.
Ma saresti disposto a giurare che tutte le iniziative promosse da ETT hanno portato il beneficio promesso?
E' stato detto in un AG qualche anno fa da un albergatore del locarnese, che attende ancora una risposta.
Leggendo poi il verbale di quell'assemblea ho notato persino che questo intervento non era stato nemmeno verbalizzato.