Limitare l’immigrazione in Svizzera di persone provenienti da paesi esterni all’Unione europea (Ue). Questo il punto centrale contenuto nel documento programmatico sulla politica d’immigrazione di cui discuteranno oggi i delegati del PLR riuniti a Zurigo. Questo il documento che vede politicamente contrapposti il Presidente nazionale Fulvio Pelli e il Senatore radicale Dyck Marty
Il documento é stato presentato a gennaio e recentemente alcuni esponenti latini del PLR hanno creato un comitato e contestato pubblicamente il testo. Oé dunque facile prevedere vivaci dibattiti al centro dei congressi della città sulla Limmat. Il comitato, del quale fanno parte in particolare i consiglieri nazionali Claude Ruey (VD) e Sylvie Perrinjaquet (NE) e appunto il consigliere agli stati ticinese Dick Marty, ha lanciato un appello contro tale documento sottoposto ai delegati.
Gli esponenti del PLR ritiengono che il testo getti discredito sugli stranieri. In un manifesto, spedito a fine gennaio al presidente del partito Fulvio Pelli e al segretario generale Stefan Brupbacher, i membri del comitato denunciavano la percezione dell’immigrazione veicolata dal documento: lo straniero è visto come qualcosa di nocivo, il cui arrivo in Svizzera va limitato, tranne quando risulta utile economicamente.
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La guerra Marty Pelli è datata "candidature agli Stati del 2007". Pelli e Merlini chiesero a Marty se avesse considerato la possibilità di una non ricandidatura. L'euro-fenomeno di Fescoggia se la prese, se la legò al dito e promise battaglia, ferito nel suo orgoglio. Ecco che a pochi mesi dal rinnovo delle cariche il signor Dick Marty comincia a proporre a tappe la sua fredda vendetta. Dove vorrâ arrivare? Forse quale candidato per Berna quale rappresentante del nuovo partito di Jacques Ducry? Incontro Democratico o qualcosa di simile? Vedremo, tempo al tempo. Si sa, il tempo è galantuomo.