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Festival del film di Locarno. Donatello Poggi

Nell’interrogazione dell’11 luglio 2010 “Il Festival del film e gli accrediti poco chiari”, presentata dal collega Lorenzo Quadri e dal sottoscritto, chiedevamo lumi in merito agli accrediti e altro, in quanto riteniamo che questa importante manifestazione, finanziata abbondantemente con soldi pubblici votati regolarmente dal Gran Consiglio, debba essere trasparente fino in fondo.

Trasparenza che ritengo non sia emersa nella risposta del Consiglio di Stato alla nostra interrogazione, magari perché “sotto pressione” visto che toccare certi argomenti in Ticino è diventato ormai un tabù.
In molti, anche fra i deputati, hanno commentato questa risposta asserendo che in pratica essa “dice e non dice” ; quindi visto che al sottoscritto non interessa minimamente il “non profilarsi” in vista delle prossime elezioni cantonali di aprile, bensì la massima trasparenza nel rispetto dei soldi dei contribuenti, chiedo al Consiglio di Stato:

– a quanto ammonta il compenso più le note spese del Direttore artistico del Festival del film di Locarno;
– a quanto ammonta il compenso più le note spese del Presidente del Festival del film di Locarno e rispettivamente dei membri del Consiglio Direttivo;
– a quanto ammontano le spese di ospitalità (vitto, alloggio, ecc.) dei registi e del loro seguito invitati al Festival del film di Locarno;
– cosa s’intende per “accrediti gratuiti, ospiti del Presidente e del Direttore (il numero massimo dovrà essere definito dal COO)”, come scritto nella risposta del Consiglio di Stato del 30.10.2010.

Pur riconoscendo l’importanza per il Ticino di un evento come il Festival del film di Locarno, desidererei avere delle risposte chiare e dettagliate in quanto, come scritto sopra, vengono utilizzati, e non pochi, anche i soldi dei contribuenti ticinesi.

Donatello Poggi
Lega dei Ticinesi

Redazione-cro

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  • Di principio riconosco e apprezzo lo spirito critico e la buona volontà degli interroganti. Queste qualità sono tanto più valide quanto più si accompagnano a criteri quali ad esempio priorità, attualià e importanza/peso.
    In questo senso leggendo di questa interrogazione mi "nasce spontanea la domanda" seguente: chissà quante interrogazioni analoghe, che però rispondano maggiormente ai criteri citati sopra, potrebbero inoltrare tutti i granconsiglieri in merito agli innumerevoli e intricati settori dell'amministrazione e della gestione della cosa pubblica ticinese ?

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