De Dea: sapevamo tutto.

‘‘Sapevamo già tutto: andiamo avanti lo stesso con la Policentro con l’obiettivo di realizzare la città-mercato’’. In estrema sintesi è questo il senso della reazione della cordata che fa capo a Renza De Dea e ai fratelli Carlo e Gianni Delcò dopo le anticipazioni di ieri della Regione Ticino sul processo a carico del patron del gruppo italiano Lino Iemi che si aprirà il 16 maggio al Tribunale di Cagliari. Insomma – scrive La Regione – tutti ne erano a conoscenza ma mai nessuno ha detto nulla. Strano. E sì che è già passato quasi un anno (era il 22 marzo) dalla presentazione in pompa magna del progetto da 200 milioni di franchi previsto a Castione. Il tempo non mancava di certo per essere trasparenti. Il Municipio di ArbedoCastione, per contro – assicura il foglio bellinzonese – era all’oscuro delle grane giudiziarie dell’ingegnere valtellinese. Tuttavia ribadisce il suo sostegno all’iniziativa prevista su un’area di 40 mila metri quadrati a ovest della ferrovia”.

Ovviamente vale sempre e in ogni caso la presunzione d’innocenza, é bene ribadirlo.

L‘AMICA, l’associazione per il miglioramento ambientale di Castione, già il 27 gennaio sul suo sito internet riportava l’articolo: “Corte del Sole. Dalla richiesta di rinvio a giudizio agli interrogativi rimasti irrisolti“.
“La notizia del processo non ci sorprende più di quel tanto” – dichiara alla Regione Arnaldo Gianini socio fondatore di AMICA. “Era quasi naturale, visto quanto abbiamo potuto appurare leggendo un po’ di documentazione concernente il centro commerciale in Sardegna. A questo punto chiediamo all’autorità politica comunale e cantonale di riflettere bene con chi vuole stare. Perché ora i promotori, nella fattispecie l’ingegner Lino Iemi, non hanno più a che fare con degli ‘stupidi’ come noi, ma con la Magistratura italiana. E ho detto tutto”