Un ex dipendente di Armasuisse – il centro di competenza per gli acquisti, le tecnologie e gli immobili del Dipartimento della difesa – è stato condannato a due anni di carcere con la condizionale per aver incassato in modo fraudolento circa due milioni di franchi, provenienti dalla vendita di materiale militare in disuso.
L’uomo è stato riconosciuto colpevole di infedeltà nella gestione pubblica e di falsità in documenti.
Lo rende noto il Tribunale penale federale di Bellinzona, che pubblica oggi le motivazioni della sentenza. Il funzionario era stato assunto dapprima come acquirente di componenti per l’aeronautica e in seguito come rivenditore di vecchio materiale. Armasuisse, nel 2008, aveva però constatato che falsificava le fatture, indicando somme di denaro inferiori a quelle effettivamente pagate dai clienti. Girava poi la differenza su un suo conto.
Il Tribunale ha ordinato la confisca di tutti i beni sequestrati dalla giustizia in relazione a questa vicenda, di un valore di 430 mila franchi. Il condannato dovrà inoltre versare alla Confederazione riparazioni per 400 mila franchi e farsi carico delle spese procedurali, pari a 10 mila franchi. I giudici hanno peraltro rivolto critiche anche ad Armasuisse, affermando che le irregolarità finanziarie erano state agevolate da lacune nei servizi di controllo interni. La sentenza può essere impegnata presso il Tribunale federale.
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