I dirigenti dei paesi della Zona euro, riuniti quest’oggi a Bruxelles, sanciranno le basi di un accordo per il rafforzamento dei mezzi del fondo Salva-stati
Nel testo dell’accordo, rivelato in anteprima dall’agenzia AFP, i capi di Stato e di governo dei 17 paesi membri dell’Unione monetaria dicono di voler finalizzare per la fine di marzo una risposta globale per affrontare al meglio le future crisi del debito, per evitare in futuro il ripetersi di situazioni come quelle di Grecia ed Irlanda.
A tale riguardo chiedono ai ministri delle finanze dei rispettivi paesi di elaborare proposte concrete sul rafforzamento del fondo, alfine di garantire la necessaria flessibilità e la capacità finanziaria adeguata per fornire un sostegno appropriato agli Stati che ne avranno bisogno.
La dichiarazione verrà adottata nell’ambito di un summit dell’Unione europea consacrato alla Zona euro.
Concretamente, il fondo Salva-stati, attivato nel maggio dello scorso anno, dovrà poter disporre almeno di una capacità di prestito effettiva di 440 miliardi di euro. Oggi è ufficialmente dotato di questa somma ma in realtà può elargire prestiti solamente per 250 miliardi di euro, perchè la rimanenza deve rimanere depositata quale garanzia. I responsabili europei ritengono che i 250 miliardi sono insufficienti nel caso di un aiuto al Portogallo e alla Spagna.
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