I sogni possono avverarsi e ad Acquarossa sembrano crederci anche se per il momento al progetto presentato stamane alla stampa, manca ancora tutto. Manca ancora il consenso della popolazione, mancano ancora gli investitori e mancano anche i permessi delle autorità. L’ottimismo vola comunque altissimo e il presidente e vicepresidente della società Acquarossa Terme si dichiarano entusiasti.
Troppe volte in Ticino si é comunque assisto a partenze entusiaste, scontratesi poi con la dura realtà dei fatti, ultimo esempio il mega albergo di Claro, finito per essere demolito prima ancora di vedere la luce.
Ad Acquarossa il progetto prevede un imponente complesso alberghiero di sei piani con oltre 200 camere, dieci delle quali extra lusso, sale per massaggi, ristoranti, piscine termali, campo da golf e tanto altro ancora. Il progetto punta soprattutto a una clientela internazionale, facoltosa. Costo dell’opera: 60 mio di franchi.

“Le Terme sono chiuse dal 1971. Le sorgenti termali di Acquarossa – come si scopre sul sito www.vallediblenio.ch – erano già conosciute nell’antichità. Nel 1786 sono iniziate le prime balneoterapie e nel 1882 il commissario di Governo Domenico Andreazzi comprò dai comuni di Lottigna, Dongio e Corzoneso il terreno dove si trova la sorgente. Con questo acquisto – scrive ancora il sito – ritenne anche i diritti di proprietà delle sorgenti. L’edificio attuale è stato inaugurato nel 1886. Nel 1932 le terme passarono alla famiglia Greter, che mantenne l’esercizio delle cure fino al 1971″. Ora non rimane che incrociare le dita.