Lo scoop Iris Berardi non è sfuggito alla RSI, dove si segue da vicino il caso Ruby e le sue eventuali conseguenze sul premier Silvio Berlusconi, personaggio decisamente poco amato anche dalle parti di Comano.
Se la Berardi fosse una partita di calcio, la si potrebbe definire tranquillamente in zona Cesarini e se fosse una gara ciclistica sarebbe un arrivo sul filo di lana. Alla nostra inimitabile RSI va comunque riconosciuto che tutti i media si sono buttati su questa novità dell’ultima ora, in quella che definire una triste telenovela sarebbe offendere le produzioni brasiliane.

Questo principio d’informazione qualche dubbio dovrà pur sollevarlo, magari anche alla RSI. Qualche domanda dovrebbe emergere se una ragazza nata nel dicembre 1991 (il giorno esatto non siamo riusciti a saperlo) viene catapultata sulle prime pagine dei giornali e subito etichettata come prostituta. Come prostituta, nemmeno come escort, termine tanto all’avanguardia per definire la professione più antica del mondo.
La Storia racconta che persino Maddalena fu assolta da Gesù Cristo, poi alcuni colorarono l’episodio accusando Gesù di un conflitto d’interessi. Ma oggi siamo moderni, non ci permettiamo più di discutere i gusti sessuali dei gay, dato che questi appartengono alla sfera privata, sono scelte personali che, ci dicono, devono avere il nostro rispetto e la nostra tolleranza.
Orbene, lo stesso rispetto e la stessa tolleranza non la merita anche una ragazza, a cui mancavano poche ore per essere maggiorenne, se liberamente ha deciso di utilizzare il proprio corpo come meglio crede? Non meriterebbe almeno che vi sia una sentenza chiara e trasparente prima di finire su tutte le copertine e invadere il web?
Iris Berardi, nata nel dicembre 1991, si dice che il 31 dicembre 2009 fosse ad Arcore. Era o non era maggiorenne? E il 22 novembre era stata registrata nella cella telefonica di Porto Rotondo, forse un gravissimo reato? Vuoi vedere che tutte le donne presenti in quella zona erano dirette a casa di Berlusconi?
Certo è che se veramente la signorina in questione di professione mercanteggiasse il proprio corpo, nessuna campagna pubblicitaria le avrebbe potuto portare una notorietà maggiore di questa. Da domani chissà che tariffe!
C.S.