Giovanni Galli nell’editoriale odierno del Corriere del Ticino analizza l’intervista rilasciata da Laura Sadis e la risposta del Consiglio di Stato di ieri. Galli nel suo scritto non risparmia critiche alla ministra delle finanze considerandolo “un intervento all’insegna dello smarcamento e del tentativo di sottrarsi a certe responsabilità, oltre ad un segnale di scarsa considerazione nei confronti dei vertici aziendali. Insomma, una sortita infelice, anche perché un domani le esternazioni della direttrice del DFE non mancheranno di essere cavalcate dagli avversari di turno dell’AET”.
Interessante appare l’appunto estremamente puntuale che il giornalista del Corriere si permette di ricordare a Sadis quando, sempre nell’intervista, parla dell’ex Direttore Paolo Rossi nei cui confronti l’ex procuratore generale Bruno Balestra aveva emesso un decreto di non luogo a procedere. Galli scrive: “Curiosamente, ad essere risparmiato è solo l’ex direttore Reto Brunett, che fino a prova del contrario è stato l’unico dirigente dell’AET ad essere finito in carcere e tuttora sotto inchiesta penale”.
Ricordiamo che Laura Sadis aveva affermato” mi assumo le responsabilità sull’agire di AET sotto la mia guida politica”. L’assunzione di Brunett é stata una delle prime decisione prese da AET, proprio sotto la direzione politica di Laura Sadis.
Galli conclude il suo scritto affermando: “L’intervista è stata rilasciata in un momento particolarmente delicato, che vede l’AET stretta fra la prospettiva di un’iniziativa popolare su un tema impopolare come quello del carbone e il continuo fuoco di fila della Lega. La quale, proprio domenica, dalle colonne del Mattino, aveva perentoriamente esortato la consigliera di Stato ad azzerare i vertici aziendali. La risposta è stata una presa di distanze generale, indifferente alle conseguenze per l’immagine e per la politica dell’azienda. Indipendentemente dal fatto che se ne condivida o meno il passato, c’è anche un interesse pubblico nella difesa dell’AET. Un interesse che, quando si detengono certe cariche, anche a costo di mordersi la lingua, dovrebbe essere preminente su altre considerazioni di natura politica e personale. A cominciare dai continui riferimenti polemici ai trascorsi dell’AET, che in questo momento fanno solo il gioco di ex dirigenti che prendono di mira l’azienda per regolare i loro conti con altri ex dirigenti, alle considerazioni selettive sui risultati concreti dell’azienda nella passata gestione. Il fatto che Sadis, replicando ai colleghi, abbia detto che da parte sua non c’è nessun giudizio politico negativo da stemperare, non lascia presagire nulla di buono”.
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siamo sicuri che i consiglieri di stato uscenti siano solo tre? di questo passo temo saranno ben quattro per buona pace del Borra.
>>> dlV; Sperem! Sicuramente nessuno piangerà :twisted:
Pattinando sul ghiaccio sottile, l'unica salvezza sta nella velocità! (Ralph Waldo Emerson)
Sadis sta giocando con il fuoco!
....è sempre facile criticare gli altri e giustifare sè stessi!
:roll: Ben detto! sono d'accordo al 100 %