Dopo Grecia, Irlanda, Spagna e Portogallo, anche il Belgio è entrato a far parte dei paesi a rischio della Zona euro. E’ infatti da diversi mesi che la situazione di Bruxelles desta preoccupazione nei mercati. Preoccupazione acuita dal giudizio dell’agenzia Standard & Poor’s, che ha modificato da «stabile» a «negativo» l’outlook sul merito di credito del Belgio. La motivazione adottata dall’agenzia è che il protrarsi dell’incertezza politica del paese potrebbe nuocere alla sua reputazione di solvibilità.
Il Belgio è infatti da sette mesi senza un esecutivo, il massimo mai raggiunto da una nazione europea. La divisione fra le due componenti linguistiche (fiamminghi e valloni) rischia di fare del paese l’obiettivo della speculazione.
Nella questione è addirittura intervenuto Re Alberto II, che ha chiesto al governo provvisorio del premier Yves Leterme di rendere più rigorosa, rispetto agli obiettivi già concordati con l’Unione europea, la manovra finanziaria per il 2011.
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