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La strage di Tucson è il prodotto dei Repubblicani


C’è un’opinione che ritorna sovente sulla stampa europea all’indomani della sparatoria che a Tucson, Arizona, ha fatto sei morti e numerosi feriti durante un comizio. E’ l’opinione che negli Stati Uniti stia vieppiù dilagando un clima politico avvelenato, ostile a Barack Obama e ai membri del suo staff, un clima pericoloso che se non verrà fermato produrrà ancora disgrazie simili, se non addirittura peggiori.

Nessuno parla apertamente di un legame diretto fra la sparatoria di Tucson e i toni adottati da certi esponenti del partito repubblicano, ma indubbiamente questo legame esiste.
L’esempio più eclatante di questo nesso è la repubblicana conservatrice ed eroina dei patrioti anti-Obama Sarah Palin. In uno dei suoi proclami l’ex-governatrice dell’Alaska, che alle ultime presidenziali correva per la vice-presidenza a fianco di John McCain, in maniera del tutto irresponsabile aveva inserito la deputata democratica Gabrielle Giffords nella lista delle 28 personalità democratiche da abbattere.
La Giffords, 40 anni, si trova oggi in un letto d’ospedale con mezzo cranio spappolato dopo che Jared Loughner, il 22enne autore della strage di Tucson, le ha sparato alla testa “per abbattere il bersaglio.”
Sarah Palin non ha trovato nulla di meglio da fare che mandare le sue condoglianze alle famiglie delle sei vittime uccise da Loughner.

Una decadenza politica, quella statunitense, alla quale potrebbe non giovare la maggioranza al Congresso ottenuta dai repubblicani, a meno che questi stessi deputati si rendano conto che per limitare gli eccessi è necessario collaborare con i democratici.
Eccessi verbali e di comportamento che caratterizzano in maniera sempre maggiore i politici americani. I quali invece di deporre le armi ideologiche e della retorica, si sfidano con toni sempre più duri e la passione che dilaga nei loro discorsi trasuda crudeltà e odio.

Viene da chiedersi se quanto accaduto a Tucson servirà a calmare i toni della retorica politica oppure se sarà solo una sottile barriera che ritarderà di qualche tempo lo spettro dell’estremismo. Forse è presto per trovare una risposta, ma indubbiamente, al di là della personalità disturbata del 22enne Jared Loughner, la politica americana è strettamente legata alla strage di Tucson e solo un cambio di rotta di questa politica può fare in modo che quanto accaduto non si ripeta più.

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Redazione

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