Continua a salire il livello delle inondazioni in larga parte dello stato del Queensland nel nordest tropicale dell’Australia, è ora è anche allarme per i coccodrilli e i serpenti d’acqua. La regione è in preda alle più gravi inondazioni in decenni causate da piogge torrenziali.

Oltre l'acqua la morte corre fra le sue fauci.

Sono state colpite più di 200 mila persone in un’area grande quanto Francia e Germania messe insieme, causando 10 morti dalla fine di novembre. Le acque in piena continuano a causare devastazione, interrompendo anche i collegamenti usati per i rifornimenti.
La città più colpita è Rockhampton (77 mila abitanti) presso la foce del fiume Fitzroy, 600 km a nord di Brisbane, da ieri sera completamente isolata via terra ed in buona parte sommersa dalle acque. L’aeroporto resta chiuso e la città è ormai raggiungibile solo con elicotteri militari. Continuano le evacuazioni mentre il livello del fiume seguita a salire e si prevede toccherà domani la punta massima di 9,4 metri. Tutto attorno, l’enorme lago creato da settimane di forti piogge si scarica lentamente in oceano.
Ai residenti, che circolano in barca, viene raccomandato di non entrare in acqua, non solo per il rischio dalle forti correnti, ma anche per la presenza di rottami, di serpenti in fuga e anche di coccodrilli. Il sindaco Brad Carter ha detto che nel fiume sono stati avvistati numerosi serpenti, che nuotano in cerca di terreno asciutto, e dei coccodrilli.
Incalcolabili i danni in un’economia che dipende da agricoltura, allevamento e miniere. L’alluvione ha fermato le operazioni nel 75% delle miniere di carbone dello stato, che rifornisce metà del carbone coke nel mondo, necessario per la produzione di acciaio. Secondo il Consiglio minerario del Queensland il costo al settore raggiunge il miliardo di dollari australiani (circa 750 milioni di euro) in perdite di produzione. Oltre 12 miniere sono inondate e le altre operano a capacità ridotta.