“Da oggi queste forze si uniscono in un unico polo”. Cosi’ Adolfo Urso ha annunciato fin da subito un’azione comune di Fli, Udc, Api e Mpa, entrando alla riunione del terzo polo in corso a Roma. “Da domani agiremo insieme in Parlamento e nel Paese”, ha aggiunto, “terremo un comportamento lineare e responsabile, e valuteremo i provvedimenti del Governo senza pregiudizi”. Quanto all’ipotesi di un gruppo unico in Parlamento, Urso ha frenato: “non tutto in un giorno…”, ha spiegato .
Silvio Berlusconi rilancia, dopo la fiducia ottenuta ieri per tre voti, aprendo le braccia ai “deputati delusi” che fin da ieri sera busserebbero al portone di Palazzo Grazioli. Niente da fare, invece, per i partiti in quanto tali, anche l’Udc.
Il premier apre la giornata con una lunga intervista televisiva, e detta l’agenda della giornata.
SCONFITTA LA CONGIURA DI PALAZZO
Seconda, e principale, conclusione: possiamo vedere cosa fare con i “singoli deputati che non condividono piu’ la linea dei loro partiti”. A loro verra’ offerta “la possibilita’ di lavorare con noi anche in ruoli di governo”.
FINI AVVERTE, NON SI GOVERNA CON QUESTI NUMERI
Se il premier si apre in televisione, Gianfranco Fini fa trapelare il suo pensiero da un quotidiano. “Berlusconi – ammette – ieri ha segnato un punto a suo favore. Ma “non si governa con questi numeri. Tanto e’ vero che proprio Berlusconi ha dovuto dire: allarghiamo la maggioranza. Una proposta tanto giusta quanto ardua, non credo ci riuscira’”. Insomma, per il leader di Fli non di magnanimita’ si tratta, ma semplice necessita’.
CESA: NON C’E’ TRIPPA PER GATTI
Quanto poi all’Udc, Lorenzo Cesa risponde a Berlusconi passando dall’aulica storia romana citata nella giornata di ieri (“Vittoria di Pirro”, hanno detto gli sconfitti) al prosaico romanesco della quotidianita’: “Non c’e’ trippa per gatti”.
Nelle file dell’opposizione, Antonio Di Pietro chiede che vengano soffocate sul nascere le polemiche per l’occasione mancata ieri, anche se di poco, e che si passi a costruire da subito l’alternativa attraverso il passaggio elettorale.
Sottolinea Pier Lugi Bersani: dopo ieri il governo ha ” accelerato verso le elezioni, altro che voto per la stabilita’”. E D’Alema: chi volesse cambiare idea sulla necessita’ di un governo di transizione sarebbe “un mentecatto”.
BAGNASCO: CHIARO DESIDERIO DI GOVERNABILITA’
E la Cei, con il Cardinal Angelo Bagnasco, parla di “desiderio di governabilita’” degli italiani che deve essere perseguito con buona volonta’ e onesta’”.
(AGI)
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